Era ora!
Dopo un accurato lavoro di cesello da parte del collegio dei saggi, che con arguzia e dovizia, hanno scelto i candidati migliori ed eliminati tutti i dirigenti che a qualche titolo impedivano all'associazione di svolgere compiutamente il proprio lavoro, finalmente si è arrivati ad una composizione ottimale del quadro dirigenziale.
Dal rinnovo del consiglio generale e della conseguente ricomposizione dell'intera struttura dirigenziale (consigli di mandamento, di categoria, di funzione aziendale, gruppo giovani e donne), emerge un quadro di forte coesione e un rinnovato spirito di pacificazione, elementi necessari per poter operare al meglio.
Il tutto accompagnato da un adeguato spostamento di alcuni dipendenti al fine di ottimizzare al massimo le competenze e le risorse disponibili.
Finalmente non ci sono più elementi che contrastano con la volontà della dirigenza di operare secondo lo spirito statutario e del bene comune ( inteso come bene per le nostre imprese), quindi da adesso in avanti vedremo l'azione della nostra amata associazione in tutta la sua capacità ed efficacia.
Cari colleghi possiamo essere ottimisti, perché potremo finalmente contare su qualcuno che ha a cuore le nostre sorti.
Inutile che stia qui a raccontarvi di come è complicato il momento che stiamo attraversando, lo sapete benissimo da soli, lo misurate ogni giorno sulla vostra pelle quanto sia difficile portare avanti l'attività.
Ebbene, oggi c'è uno spiraglio di speranza per un futuro migliore, ne è testimone la campagna tesseramento 2011 che recita uno slogan forte: "dimenticati da tutti, tutelati dall'Unione".
Uno slogan accattivante e di forte impatto, non c'è che dire, capace di evocare in tutti noi un senso di ottimismo e serenità per il futuro prossimo.
Sembra proprio che il nuovo presidente stia mantenendo la promessa, fatta in campagna elettorale, di voler voltare pagina, per intraprendere un nuovo corso che va nella direzione della priorità di mettere il socio artigiano e la sua impresa al centro dell'azione dell'associazione.
Ebbene cari colleghi, coraggio, finalmente qualcuno pensa anche a noi!
Resta solo un ultimo tassello per completare questa opera di rinnovamento, perché il quadro sia di vera svolta :
il cambio del segretario generale!
E si caro presidente, perché sia un vero cambiamento devi fare questo ultimo sforzo, senza il quale tutto sarebbe vanificato e si andrebbe in contro ad un'altro mandato di tensioni, equivoci e presa in giro degli artigiani associati.
Non devo ricordarti certo io da quanto tempo è in carica l'attuale segretario e di quali periodi negativi per tutto il nostro sistema, sia stato protagonista ed artefice.
L'alternativa a questo, sarebbe l'inevitabile farsa di un cambiamento enunciato per l'ennesima volta (per te sarebbe la seconda), dove a cambiare sono solo i nomi dei dirigenti , per poi, non modificare nulla nella sostanza, come già successo l'altro rinnovo.
Vorrei tanto che le parole del tuo discorso all' insediamento fossero foriere di azioni concrete e puntuali e non fossero l'ennesimo bel discorso vuoto e di prassi.
Vorrei, come altri artigiani, che alle parole si passasse ai fatti una volta tanto, che si uscisse dalla logica delle enunciazioni e delle buone intenzioni e si procedesse alla logica del fare.
Infine un richiamo va certamente ai consiglieri "distratti ", perché ricordo loro che tra le competenze del consiglio generale l'articolo 24 comma 7 del vigente Statuto recita: "nominare il Segretario Generale, fissarne il trattamento economico e decidere la sua cessazione dall'incarico".
Lo Statuto vale per tutti, anche per chi crede di essere al di sopra delle parti !
Noi siamo qui ottimisti e fiduciosi che qualcosa cambi, anche perché ora non ci sono più scusanti, infatti non ci sono più dirigenti litigiosi, arroganti e approfittatori che impediscono all'associazione il raggiungimento delle finalità istituzionali.
L'ottimismo vola alto, non facciamolo schiantare al suolo!