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giovedì 2 aprile 2015

TIFOSI DELLA POLITICA


Il coraggio di assumerci la responsabilità di cambiare.

Da noi di politica se ne parla come si parla di calcio, ossia da tifosi.                                                           
Non riusciamo ad uscire dalla logica che "quello che conta è vincere", non importa come, l'importante è che il proprio partito vinca comunque, invece di pensare che la politica dovrebbe aiutarci a vivere meglio all'interno di una comunità. 
Noi Veneti, ma come i Liguri piuttosto che i Siciliani o i Campani, passiamo la maggior parte del nostro tempo a lamentarci di tutto e di più. Arrabbiati con lo Stato che ci porta via il frutto del nostro sudore, con i politici che non hanno fatto niente per noi e rubano tutto, o perché non hanno fatto nulla per cambiare le vicende del nostro territorio, oppure perché hanno tradito il nostro mandato cambiando casacca (partito). Poi quando giunge il tempo delle decisioni (elezioni) che, potrebbero determinare il cambiamento del nostro status, cosa facciamo? Nulla, nulla di nulla!!!
Siamo un popolo di lagnosi, incapaci di prendere in mano il nostro destino, buoni solo per le critiche e i piagnistei, con la speranza che qualcuno si impietosisca. 
Vale per la politica come per il lavoro; pronti a criticare e a dire cosa non va bene, prontissimi a parlare male di chicchessia, ma sempre pronti a prostrarci difronte al potente di turno con la speranza di ricevere la sua benevolenza.
Da molti anni la politica ha invaso il territorio dell'economia e delle imprese, distruggendo quanto più possibile con il clientelismo, la corruzione e il malaffare; ma come mai l'imprenditoria "sana" è rimasta a guardare e non ha saputo incidere nella politica? Quanti piagnistei, quante lagne, quante accuse verso la politica corrotta, ma se chiedi a un imprenditore di impegnarsi per il proprio futuro, si gira parte e il più delle volte perdi pure l'amicizia.
Ma perché questa de-responsabilità delle persone difronte alle decisioni da prendere per dare e darsi un futuro?
Io una risposta ho provato a cercarla e sono giunto alla conclusione che le persone sono in uno stato di confusione pressoché totale (fanno di tutto per confonderci), privi di ogni punto di riferimento e la confusione come la nebbia, impedisce di vedere lontano.
Tutti aspettano che qualcuno indichi la via, nel frattempo le persone si attrezzano a sopravvivere consce che li aspetta un futuro difficile.
Il governo tenta in tutte le maniere (soprattutto con le menzogne) di fare iniezioni di fiducia che, vengono vanificate dalla cruda realtà dei numeri.
Smettiamola di fare i tifosi e riprendiamoci in mano le sorti del nostro futuro, smettendola di delegare il nostro futuro a persone che di noi non importa nulla.
Rimbocchiamoci le maniche, assumiamoci la responsabilità di pensare con la nostra testa e se il partito per cui facciamo il tifo non "gioca" bene, facciamoglielo capire con il coraggio di una scelta diversa; ossia guardiamo il nostro bene e se coincide con il bene del nostro partito, ottimo, altrimenti troviamo il coraggio di assumerci la responsabilità di cambiare